Sono molte le cose che mancano ad un italiano a Berlino, in particolare ad un romano. A parte la qualità del cibo, ed in particolare dei pomodori (a meno che non si vogliano spendere cifre improponibili, cose da 5 euro al kilo), visto che io i pomodori li utilizzo per qualsiasi pasto, ciò di cui non mi ero ancora reso conto prima di stamattina, è che mi manca anche un po’ di umanità, di rilassatezza. Sono andato nel mio solito bar, ho ordinato un cappuccino e, mentre sceglievo il cornetto da gustarmi (non cornetti prefatti scaldati con il microonde come accade quasi sempre a Berlino!), ascoltavo la discussione tra un paio di signori al banco e il cassiere sull’opportunità della Lazio di vendere Mauri a gennaio. Accanto al bar c’è un edicola, non un chiosco, bensì un negozio-edicola. Entro, voglio prendere la Settimana enigmistica, una delle cose che mi mancano di più a Berlino (arriva, ma costa tre euro e cinquanta e così non la compro mai). A Berlino, non mi pesa solo il cibo o l’assenza dei bar secondo l’accezione italiana di bar, mi manca in generale la chiacchiera da mercato, la battuta, il coinvolgimento casuale e disinvolto in una discussione di persone che si trovano semplicemente nello stesso spazio fisico in cui la discussione è in atto. E non è perché qui capisco tutto, l’italiano è la mia lingua come mai potrà esserla il tedesco, ma per un insieme di ragioni che fanno di noi, popolo di furboni disorganizzati senza senso civico, anche delle persone capaci di regalare serenità al prossimo con un nonnulla. Poi magari non scaviamo sempre in profondità, ma ogni tanto serve anche questo approccio per vivere la vita. Ok il traffico, i trenta minuti di attesa bagagli e tutto il resto, ma il mio bentornato è stato un bel bentornato. A piccole dosi, Roma è pur sempre Roma, l’Italia è comunque l’Italia. Non amo chi estremizza, qui è tutto bello, in Italia fa tutto schifo. Bene o male l’Italia è la mia patria, e seppur con i suoi difetti, quando sono qui, sento vibrazioni che all’estero non provo. Né meglio, né peggio, ma diverse. Sensazioni di casa.